Mem Pellizzari Il Poggio e le ragazze del Superauto 2 fanno il bis alla 24 ore

Dal Guatemala e da mezza Europa per la maratona di Feltre

 Cala il sipario sulla 16.edizione della 24 ore di Feltre, Castelli24h, organizzata dal Pedale Feltrino guidato da Ivan Piol. La città di Feltre torna alla sua normale quotidianità rotta per un giorno e mezzo da uno spettacolo sportivo creato da quasi 1.000 ciclisti che hanno partecipato all’unica maratona su strada in un circuito cittadino completamente chiuso al traffico.

Hanno trionfato per il secondo anno consecutivo i “Leoni veloci” della squadra Mem Pellizzari – Il Poggio di Vedelago (Treviso) con 464 giri per un totale di 858km e per distacco sui diretti secondi (Sportissimo Top Level di Modena, 459 giri, 849 km, terza l’Uno Team Cittadella con 458 giri, 847km). Bis anche in campo femminile con le ragazze della squadra Pellencin- Superauto 2 di Santa Giustina (Belluno) che per il secondo hanno hanno trionfato sulle dirette avversarie, le Tiky Ladies Pinarello guidate da Carla Pinarello, vincendo con 387 giri (715km percorsi) sui 673 giri delle seconde.

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Triplete per Stefano Fior tra gli ultramaratoneti che hanno corso la 24 ore come “only one”, da soli. Per il terzo anno si è imposto percorrendo da solo 351 volte il tracciato di gara, cioè facendo 649km in 24 ore vincendo anche lui per distacco su Roberto Galli, secondo a 342 giri con 632km. Ritirato per un infortunio ad un ginocchio il campione europeo di fixed Ivan Ravaioli che era stato in testa alla gara per buona parte di essa, ha dovuto cedere e ritirarsi dopo 253 giri (468km).

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Tra le donne, unica partecipazione (per il secondo anno) di Vania Rossi che però si dovuta assentare il mattino di sabato per andare al lavoro (scrutinii a scuola) e che è tornata e ha chiuso con 137 giri (253 km).

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Bagarre nelle classifiche speciali, dedicate a varie categorie.

Il team  più veloce che aveva 3 donne (ognuna doveva percorrere almeno 18 giri) è stato il Team Evotek (nono assoluto) di Modena  con 443giri.

La squadra formata da tesserati della stessa società più veloce è stata il Team Professional Bike di Pravis (Pordenone) con 442 giri (11mo assoluto).

Il bar più veloce è stato il Bar Giusti-Lattoneria Fantinel di Feltre con 440 giri.

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La squadra straniera che ha fatto più giri arrivava dalla Germania: Il Team Bos Closure System 1, 435 giri.

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Il ciclonegozio più veloce è stato il Cicli Girelli Dalla Rosa di Santa Giustina (Belluno) con 417 giri.

L’azienda più veloce la Forgialluminio3srl con 405 giri, che schierava i dipendenti dell’azienda di Pedavena (Belluno).

La maglia nera 2016 quest’anno è andata alla squadra Crocetta Bike vintage (Crocetta del Montello, Treviso).

I premi speciali dedicati alla memoria di Luca Zambenedetti e Giovanna Emanuelli per i partecipanti, uomo e donna, che hanno percorso piu giri sono andati a Gianluca Marcon (93 giri per 172km), Marianna Rossi (82 giri per 151 km).

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Una manifestazione che non perde mai il suo fascino con un tracciato unico che racchiude in sé tutte le caratteristiche che un ciclista  può trovare sulla sua strada dal pavé alla salita, il falso piano, le curve tecniche, la discesa e il lungo rettilineo.

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Un evento che malgrado le pessime previsioni meteo ha subito solo una sospensione dalle 13.30 alle 15.45 di sabato e poi è filato fino alla sua naturale chiusura delle ore 21 di sabato.

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Sui pedali anche campioni come Flavio Vanzella (maglia gialla in una tappa del Tour de France nel 1998), Marzio Bruseghin, Christian Zorzi, Federico Pellegrino, Mario Stecher.

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La 24 ore sta consolidando la sua partecipazione di stranieri, anche quest’anno le squadre arrivavano da Germania, Austria, Spagna e Inghilterra.

Il partecipante dalla località più lontana è stato senza dubbio Nestrong Santos Perez (alla sua prima 24 ore di Feltre ma anche alla sua prima volta in Italia), direttamente dal Guatemala e sue le parole più belle affidate al suo profilo Facebook:

“Feliz por terminar un gran evento de ciclismo, agradecido con cada uno de ustedes y con cada buena vibra. Gracias  por la hospitalidad, gracias amigos y amigas de Italia. Vuelvo a mi patria convencido que el deporte amateur es la mejor medicina para mejorar nuestra actitud, hacer amistad y vencer nuestros miedos. Un abrazo y seguiré disfrutando de la vida con su cariño, su amistad y su paciencia, quedo a la orden. Néstor Pérez.”
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